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sabato 12 marzo 2011

"Immagino che sia proprio così la vita. Una lunga catena di attimi. E immagino che tutto ciò che si può fare è cercare di viverli uno per uno, senza star troppo a pensare a quelli appena trascorsi o che stanno per arrivare..."

"The Horse Whisperer"


Riordinando la libreria oggi è spuntato fuori questo romanzo, uno di quelli a cui sono più affezionata, e ho quindi deciso di parlarne qui nel blog...
"L'uomo che sussurrava ai cavalli",  pubblicato nel 1995, è il primo romanzo del giornalista, sceneggiatore e produttore inglese Nicholas Evans.


La protagonista della storia è Grace, una ragazzina con una grande passione per l'equitazione e legata al suo cavallo, Pilgrim, da un rapporto molto speciale.
Una mattina d'inverno, dopo una nevicata, Grace e la sua migliore amica, Judith, cavalcando, scivolano su una lastra di ghiaccio e vengono investite da un camion; l'impatto è traumatico, Judith e il proprio cavallo non sopravvivono mentre Grace e Pilgrim riportano, in seguito all'incidente, gravi danni fisici e psicologici. Alla ragazza viene amputata una gamba, e ciò comporta un grave shock che la fa piombare in una sorta di apatia e di indifferenza alla vita; il cavallo deve invece essere sottoposto a vari interventi chirurgici e sembra preda di un'oscura follia che si riflette sul suo divenire pericoloso e inavvicinabile. Annie, donna in carriera e madre di Grace, capisce che il destino della figlia è indissolubilmente legato a quello di Pilgrim e , durante le sue ricerche in biblioteca, scopre l'esistenza di "uomini capaci di sussurrare ai cavalli", una sorta di guaritori. La donna riesce a entrare in contatto con uno di essi, Tom Booker e attraversa il continente con la figlia per convincerlo ad occuparsi di Pilgrim; inizialmente Tom nega il suo aiuto ad Annie che, abituata ad ottenere ciò che vuole, si trasferisce nel paese più vicino alla fattoria di Tom continuando a chiederne l'aiuto. 
Tom non riesce a lungo a respingere la sua richiesta, si instaura così uno stretto rapporto fra i vari personaggi; in un primo momento Grace non si mostra collaborativa, è anzi ostile, guardinga, solo dopo diverso tempo Tom riesce a guadagnarsi la sua fiducia e a stabilire un forte legame con lei e con Pilgrim. Il percorso che porta a ristabilire  l'armonia che si era perduta fra la ragazza e il suo adorato cavallo è lungo e pieno di difficoltà, una delle quali è costituita  dalla relazione che viene a crearsi fra Tom ed Annie. 
 I sentimenti e le condizioni psicologiche dei protagonisti sono analizzati e descritti nel dettaglio, la capacità di scrittura di Evans sta proprio, a mio parere, nel riuscire a esplorare così nel profondo l'interiorità dei personaggi e a rendere ogni sensazione con grande efficacia. Sebbene la trama sembri descrivere una storia semplice, o forse anche banale, l'attenzione ai particolari e il tipo di scrittura, diretto e scorrevole, riescono a dar vita ad un romanzo coinvolgente e toccante ma non melenso e scontato. Degne di nota sono anche le descrizioni paesaggistiche.
Dalla storia narrata da Evans,  nel 1998, è stato tratto anche un film, probabilmente più conosciuto del romanzo, diretto e inerpretato da Robert Redford. Nonstante le ottime capacità recitative di Redford,capace di dar vita al personaggio profondo e complicato di Tom Booker, il film non riesce a rendere le sensazioni e le emozioni del romanzo, che viene in molti punti stravolto alterando, in parte, il senso della storia.


"A volte quella che sembra una resa non lo è affatto. È qualcosa che avviene nel profondo del nostro cuore. Significa vedere con chiarezza di cosa è fatta la vita, accettarla e viverla con coerenza, qualunque siano le conseguenze, perché il dolore che proveremmo decidendo di non viverla sarebbe molto, molto peggiore."

2 commenti:

  1. Posso affittare Evans per un mese, e vedere se riesce a entrare nella testa di chi so io?!!

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  2. Ahahaha, certo che puoi! Appena ci vediamo te lo porto ;)

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